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LASAGNA
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LASAGNA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di pasta di farina di grano, sottile, e in forma di larga striscia o nastro, leggermente increspata da un lato, la quale per lo più adoperasi per minestra. Usasi comunemente nel plur. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 261: Chi guarda a maggioranza, Spesse volte s'inganna. Granel di pepe vince Per virtù la lasagna.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 332: Le dette verghe (d'oro) fa' battere in foglie sottili, e quando sarà battuto, fa' tagliare le dette foglie del tuo oro secondo la lunghezza della pignatta, ove si dee mettere a cimento in fuoco, e acconciarlo nella pignatta a suolo a suolo, come s'acconciano lasagne col cacio grattugiato.
Esempio: Bocc. Laber. 207: Le suppe lombarde, le lasagne maritate, le frittellette sambucate,... i bramangeri, de' quali ella faceva.... corpacciate,... non curo di dirti.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 108: Poi, seguendo alle vivande, vennono capponi lessi e le lasagne, le quali messer Ridolfo ordinò che la sua scodella fosse minestrata tanto innanzi, ch'ella fosse tiepida, e quelle degli ambasciadori venissono bollenti e caldissime in tavola.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 138: I sacramenti falsi e gli spergiuri Mi sdrucciolan giù proprio per la bocca, Come i fichi sampier que' ben maturi, O le lasagne, o qualche cosa sciocca.
Esempio: Cecch. Esalt. 3, 4: Che abbiamo noi a far delle lor brighe? Che se corresse il Giordan di lasagne, Non vi ci toccheria tuffar un dito.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 64: Si fanno le lasagne a un buon sole e quieto tempo, per tutta la vernata, di grano gentile annaffiato, che non sia riscaldato nè golpato, perchè non si distendono e vengono lucide e granellose e grosse; e s'intridono con acqua non calda, nè anco fredda, in questa stagione, ma nel verno con acqua calda, ma non bollente.
Esempio: Bard. P. Avinav. 15, 16: Lautamente spero Le lasagne incaciar, la carne e 'l brodo.
Esempio: Red. Lett. 1, 434: Ottime sono le minestre.... di riso, di lasagne, di orzo mondo, di farro, di vermicelli.
Esempio: Parin. Poes. 157: Quale Finge colui che, con la gobba enorme E 'l naso enorme e la forchetta enorme, Le cadenti lasagne avido ingoia.
Definiz: § I. Per similit., e come Term. dei Gettatori di metalli, denota Quello strato di cera, più o men sottile, onde viene internamente rivestito il cavo delle forme delle cose da gettarsi; il quale strato facevasi anticamente anche di pasta, e da ciò il suo nome. –
Esempio: Cellin. Pros. 137: Piglierai la tua forma di maschera, ed in quel cavo della maschera metterai una grossezza di cera quanto una sottil costola di coltello, o più o manco che tu vorrai che la tua maschera venga grossa. Avvertisci che questa vuole essere distesa eguale, ed è dimandata per l'arte la lasagna.
Esempio: E Cellin. Pros. 168: Da poi che tu avrai vestito tutta la tua camicia di tutti quei pezzi che ti tenevano i sottosquadri, ed avendo con un poco di lardo sottilissimo dato a tutto il cavo, vi commetterai una grossezza d'una buona costa di coltello; la qual grossezza si domanda nell'arte la lasagna; la qual si fa di una di queste tre cose che io dirò: o di cera, o di terra, o di pasta, da quel che deriva il nome della lasagna.
Esempio: E Cellin. Pros. 169: Di mano in mano che tu hai formato la tua lasagna nel detto legno, andraila commettendo nel detto cavo della tua figura, che l'un pezzo tocchi l'altro.
Definiz: § II. Affogare il can con le lasagne. –
V. Cane, § XXIII.
Definiz: § III. Aspettare a bocca aperta le lasagne, o Aspettare che piovano in bocca, o in gola, le lasagne, vale figuratam. Volere alcuno conseguire una cosa, e non far niente dal canto suo per ottenerla. –
Esempio: Salv. Granch. 3, 4: Un giovane di quella fatta.... starsi.... aspettando Quasi a bocca aperta le lasagne, Che gli piovano in gola. Oh che cose Ladre!
Esempio: Lipp. Malm. 1, 18: Ma come quella, pare a me, che aspetta Che le piovano in bocca le lasagne, Senza pensare un'iota alla vendetta, La sua disgrazia maledice e piange.
Esempio: Not. Malm. 1, 32: Che le piovano in bocca le lasagne. Vuol del bene, e non vuol durar fatica a domandarlo: come per esempio uno che ha gran fame, si lascia più tosto finire da quella, che chiedere il cibo dovutogli, ma aspetta che il cibo gli corra in bocca da sè.
Definiz: § IV. Bisognare altro cacio a tal lasagna, o Volerci, altro cacio a tal lasagna; vale figuratam., Richiedersi, a superare alcuno in furberia o tristizia, ben altri che quello di cui si parla. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 266: Guarda che qui tu non resti poi giunto, Perchè e' c'è de' cattivi dovizia: Grattugia con grattugia non guadagna; Altro cacio bisogna a tal lasagna.
Definiz: § V. Nuotar nelle lasagne, vale figuratam. Andare altrui tutte le cose secondo il suo desiderio, Avere ogni maggior felicità; che anche dicesi Nuotar nel lardo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2,4: Oimè, dall'altra parte, Quei di sapa e di mel sdilinquimenti Di quei, cui par notar nelle lasagne D'amor felici, che nuotan 'n un golfo Di pazzia tranquillissimo.
Definiz: § VI. Piovervi le lasagne, riferito scherzevolmente a luogo, vale Esservi di tutto e a buon mercato, Abbondarvi ogni ben di Dio. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 157: Egli ha lettre di là da le montagne, Presso al Brueto a men d'una giornata, Che dicon che ci piovan le lasagne.